Il rituale sacro: Madre Terra
con Arshad Moscogiuri e OIC Staff
Un rituale sacro non è il vuoto ripetersi di gestualità scaramantiche, non è mettere in scena la speranza nel soprannaturale, né la giustificazione di culti o religioni. Sacro, nel suo più significato più puro, significa “unito” "avvinto all'uno". La stessa radice di sano e santo, cioè uno. La stessa di religione che, come il verbo rilegare, significa unire parti divise. Così come di meditazione, vale a dire “unione”. Un rituale sacro è un’azione consapevole di trasformazione delle nostre separazioni da noi stessi, dagli altri e dal pianeta. E’ cercare di comprendere le vie naturali di ieri, per adattarle alle necessità di oggi.
Inipi della Luna Piena.
informazioni sul corso
- da venerdi 20 a domenica 22 maggio
- inizio: ore 21.oo di venerdi
- fine: ore 17.oo di domenica
- location:
in provincia di Belluno
crediti formativi
La partecipazione a questo corso permette di ottenere crediti formativi professionali per Operatore Olistico e crediti di aggiornamento professionale ECP. Il corso è riconosciuto da Academy of Light (accreditata da SICOOL), ai sensi della Legge nr. 4 del 14/01/201
temi del corso

“I rituali di connessione profonda con la natura prevedono che l’essere umano compia un balzo fuori dalle mura del proprio ego individuale.
Per portare a questo risultato, l’esperienza passa attraverso una vera e propria offerta di sé alla natura. (…)
Nei rituali profondi di connessione con la terra si offre il proprio corpo, si offrono le emozioni e le sensazioni, si offre la propria mente. Ognuno di questi può essere l'altare, il sacerdote o l'offerta.
Alcune esperienze intense passano per condizioni fisiche (..) insolite: danze che inducono in stati generalmente definiti di trance, pratiche sciamaniche come l’Inipi (capanna sudatoria) e tanti altri espedienti. Questi rituali favoriscono l’offerta delle emozioni dell’individuo alla terra, il riversamento delle sue energie cariche nel suolo e il conseguente assorbimento delle energie rinnovate. Uno scambio a livello profondo e consapevole tra l’uomo e il pianeta. Sono momenti in cui il Sapiens ha la possibilità di tornare coscientemente nell’utero di madre terra, e di rigenerarsi in questo. (…)
I Lakota americani chiamano questa connessione Mitakuye-Oyasin, che significa più o meno “tutte le mie relazioni”. Non solo le relazioni con le persone, con gli animali, le piante; ma anche con l’ultima delle stelle, con il più piccolo degli esseri viventi, con ogni pensiero, desiderio, creazione. Con il presente e con il passato, con il futuro e con il possibile. E’ la grande ragnatela dell’universo che tutto connette; se si muove anche una parte lontanissima, la vibrazione influenza tutto il sistema. Quello che ieri era misticismo, credenza, mito, oggi è scienza. Le cose stanno proprio così, in realtà. Perlomeno stando alla teoria del caos, ad Alan Turing al butterfly effect ipotizzato da Edward Lorenz, e al fenomeno della correlazione quantistica (entanglement) detto anche di non-separabilità, teorizzato da Schrodinger.
Tutto questo non significa che attraverso dei rituali, profondi o meno, vivi o no, qualcuno possa accedere a remoti angoli della galassia, avere contatti con extraterrestri di Alpha Centauri, ascoltare le trasmissioni radio di un altro sistema stellare.
E’ invece l’esperienza vitale di essere parte di questa vasta realtà, dalla quale l’abitudine al nostro limitato mondo percettivo ci aliena e allontana. E’ il tornare all’equilibrio armonico del proprio stesso ambiente, quello verso il quale ci comportiamo in maniera sconsiderata e patologica. E’ provare in prima persona il benessere della naturalità spontanea del ricongiungimento alle proprie radici. E’ comprendere meglio chi siamo, dove siamo, con quale contesto interagiamo. E’ divenire consapevoli della realtà in quanto tale, organica e completa, non parziale e ristretta. E’ aprire i sensi, la mente e il cuore al meraviglioso contesto nel quale siamo inseriti. E’ il risveglio da un sogno stupido.
Alcuni di questi rituali di profonda connessione con la natura possono essere di enorme sostegno per il ricercatore contemporaneo; in particolare, quelli ove è possibile offrire le proprie emozioni e sensazioni. Danze, tecniche di respirazione, Inipi –sono straordinarie porte per la relazione uomo-terra. Tali rituali, rispettati nella loro forma e compresi nel loro contenuto, possono essere alla portata di tutti, sono fondamentalmente semplici e naturali, tanto quanto preziosi e benefici.” (tratto da La piscologia dello Zorba, di Arshad Moscogiuri)
Durante il corso
Psicologia e metafisica del rituale – Il flusso bioenergetico umano e Madre Terra – Ina-Maka, Madre Terra – Mitakuye Oyasin, tutte le nostre relazioni – Inipi, nascere ancora – Le quattro direzioni: il proprio posto nel mondo – Relazione con il pianeta
Esperienze
No-Trance Dance – Feathers Ceremony – Fire Ceremony - Meditazioni - Rituale della Luna Piena - Inipi (capanna sudatoria, partecipazione a libera discrezione individuale)
Sessioni individuali
Il giorno successivo alla fine del corso, Arshad è disponibile per sessioni individuali di Counseling. Per info scrivici qui