Centering: Centrarsi, Unione con Se Stessi

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DEPTH ARTICLES - ARTICOLI DI APPRONDIMENTO

 


SCIENZA E MEDITAZIONE

di Matthieu Ricard, Antoine Lutz e Richard J. Davidson

Un interessantissimo e dettagliato articolo, completo di bibliografia di riferimento, nel quale si fa il punto di 15 anni di ricerca scientifica applicata alla meditazione. Cliccando sul link si apre l'incipit dell'articolo, la cui completa lettura è comunque riservata ai soli abbonati. Il numero de "Le Scienze" qui citato è il 557, del gennaio 2015.

 

 

 

 

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I 5 AGGREGATI DI BUDDHA

Questa è una rappresentazione grafica che riassume il senso del discorso di Buddha sul Non-Sè (il secondo dopo la sua illuminazione).
Secondo la sua visione, i 5 aggregati sono tutto ciò che costituisce una persona (corpo mente esperienze, etc...).
Nel discorso, Buddha dimostra ad alcuni monaci che nessuno di questi aggregati, nei quali pure crediamo di identificarci, è il nostro sé. Infatti, afferma, nessuno ha le qualità di permanenza e "controllo", o meglio amministrazione generale, che attribuiamo al sé. Per Buddha il sé non è impermanente; questo non vuol dire che dura per sempre, ma che ci si sente effettivamente di essere lo stesso sé, dentro, indipendentemente dal tempo e dall’età che trascorrono, già fin dalla prima adolescenza. La sensazione di continuazione dell’individualità è quella persistenza sostanziale che attribuiamo al sé, così come la proprietà di essere "incaricato" della supervisione di quanto ci accade. Egli chiede ai monaci: quale di queste qualità degli aggregati è per voi sempre stata uguale? Quale di queste è sotto il vostro pieno controllo? Il tuo corpo non è sempre stato uguale, è in continuo mutamento, e non puoi decidere come vuoi che sia, e così via per ognuno degli elementi. Buddha definisce i 5 aggregati come le cause dell'attaccamento all'impermanenza che non ci fanno vedere il vero sé.

 

TIPI DI MEDITAZIONE E CICLO DEGLI EVENTI (tavola)

Questa tavola riassume, nella parte superiore, i vari tipi di meditazione. Quelli presi in esame dalle ricerche scientifiche sono: meditazione focalizzata, meditazione orientata a sentimenti e meditazione aperta (mindfullness). La meditazione di tipo attivo non è invece stata oggetto delle ricerche scientifiche raccolte nell'articolo de "Le Scienze" sopra citato. Nella parte inferiore della tavola si trova invece uno schema del ciclo degli eventi che sono stati registrati nell'attività cerebrale durante la meditazione.

Clicca sull'immagine per espanderla.

 

 

LA TRAPPOLA DEL GIUDIZIO NEL CICLO DEGLI EVENTI

 

Il ciclo degli eventi durante la presenza/attenzione/meditazione viene interrotto quando, invece di considerare la nostra consapevolezza della distrazione come un sintomo di presenza, ci giudichiamo negativamente per aver perso presenza, trasformando così il giudizio stesso in una nuova distrazione e impedendo i passi successivi di ri-orientamento e mantenimento della consapevolezza.

Clicca sull'immagine per espanderla.

 

 

 

 

 

 

Una tecnica per la centratura nell'Hara suggerita da Osho, veloce e per tutti, da fare ovunque.

 

Una tecnica di meditazione della durata di un'ora, divisa in tre fasi, che si può fare comodamente a casa propria.

 

 

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