Magical Thinking - Sapiens 3.0 - dalla competizione alla cooperazione
Questo corso è stato presentato con diversi titoli.
MAGICAL THINKING - Creare la massa critica (2015)
CAMBIARE GIOCO (2014)
SAPIENS 3.0 - From Competition to Cooperation - Dalla Competizione alla Cooperazione (2013)
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- i commenti dei partecipanti
Dalla competizione alla cooperazione (video -italian only)
Anche se divertente, questo breve clip di presentazione del corso del 20-22 settembre 2013 non può che far riflettere. Testo di Arshad, letto dall'autore, tratto da un articolo disponibile sul sito. In italian -3.20 min
Bonobos like to share - Ai bonobo piace condividere (video)
Short clip by / breve clip della Duke University- in english - 1.33 min
Sheep Trying To Help Bird - Pecore provano ad aiutare un uccello (video)
no words - senza parole - 1.24 min
Monkey cooperation and fairness– Gentilezza e cooperazione delle scimmie (video)
_A pair of capuchin monkeys show very compelling signs of cooperation and a sense of fairness, by working together to solve a problem using tools, and then sharing the reward.
_Un paio di scimmie cappuccino (Cebus apella) mostrano segni molto convincenti di cooperazione e un senso di gentilezza, lavorando insieme per risolvere un problema usando attrezzi e poi condividendo la ricompensa.
In english - 4.13 mins
SCIENTIFIC ARTICLES - ARTICOLI SCIENTIFICI
Aug 1, 2013
Nice organisms finish first: Why cooperators always win in the long run
Gli organismi gentili arrivano primi: perchè i cooperatori alla lunga vincono sempre
_By Phys.org -"We found evolution will punish you if you're selfish and mean," said lead author Christoph Adami, MSU professor of microbiology and molecular genetics.
_“Abbiamo scoperto che l’evoluzione punisce chi è egoista e avaro”, dice il noto autore Christoph Adami, professore di microbiologia e genetica molecolare allo MSU.
English language
Jan 31, 2013
When fairness prevails: Research shows how uncertainty affects behavior
Quando la gentilezza prevale: la ricerca mostra come l'incertezza influenzi il comportamento
_By Phys.org - In an uncertain world, "it actually becomes optimal to be fair, and natural selection favored fairness," said David Rand, a post-doctoral fellow in psychology who studied fairness with Martin Nowak and Corina Tarnita.
_In un mondo incerto, “diventa in realtà ottimale essere gentili, e la selezione naturale favorisce la gentilezza”, dice Davide Rand, un post-dottorando in psicologia che studia la gentilezza con Martin Nowak e Corina Tarnita.
English language
Sept 2, 2013
Generosity leads to evolutionary success, biologists show
La generosità conduce al successo evolutivo, dimostrano i biologi
_By Phys.org - With new insights into the classical game theory match-up known as the "Prisoner's Dilemma," University of Pennsylvania biologists offer a mathematically based explanation for why cooperation and generosity have evolved in nature.
_Attraverso nuove comprensioni del classico game della teoria dei giochi noto come “Dilemma del Prigioniero”, un biologo dell’Università della Pennsylvania offre una spiegazione matematica del perché in natura si sono evolute cooperazione e generosità.
English language
Dec 8, 2010
Providing incentives to cooperate can turn swords into ploughshares
Fornire incentivi per cooperare può trasformare le spade in aratri
_By Phys.org - When two individuals face off in conflict, the classic problem in evolutionary biology known as the prisoner's dilemma says that the individuals are not likely to cooperate even if it is in their best interests to do so. But a new study suggests that with incentives to cooperate, natural selection can minimize conflict, changing the game from one of pure conflict to one of partial cooperation.
_Quando due individui si fronteggiano in un conflitto, il classico problema di biologia evoluzionista conosciuto come il dilemma del prigioniero dice che gli individui non coopereranno, anche se farlo è nel loro migliore interesse. Ma uno nuovo studio suggerisce che, con incentivi alla cooperazione, la selezione naturale può minimizzare i conflitti, cambiando il gioco da uno di puro conflitto a uno a cooperazione parziale.
English language
MORE ARTICLES (ALL IN ITALIAN LANGUAGE) - ALTRI ARTICOLI (TUTTI IN ITALIANO)Il dilemma del prigioniero
Di Cristina Scarcella, Progetto Polymath
Decisioni morali
Ce.R.D., Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione. I dilemmi classici, il Trolley e il Ponte
L’economia nell’era dei beni comuni: la tragedia, le sfide, le possibili soluzioni
Di Luigino Bruni, Università Bocconi
Teoria dei giochi: una scienza bambina
Di Roberto Lucchetti, Università Bocconi
Il Moral Judgement
Di Mariangela Lentini e Maria Corinna Traversa, Blog L’Uomo Mediocre
ARSHAD MOSCOGIURI ARTICLES - ARTICOLI ARSHAD MOSCOGIURI
Fukushima: the goal of competition
in english
Fukushima: il traguardo della competizione
in italiano
Sapiens 3.0
in italiano
TAVOLA SINOTTICA ITER COMPETIZIONE E COOPERAZIONE
Cliccando si apre la tavola sinottica che mostra il confronto tra le qualità di un gioco a iter competitivo e quelle di uno cooperativo.
NOTE:
* Eliminazione che può purtroppo arrivare ad essere anche fisica (selezione razza, nazismo, selezione economica, homeless, assistenza sanitaria, etc…)
** Passare dal conflitto-competizione alla pace-cooperazione comporta un radicale cambio di paradigma e di visione, poiché attivandosi per il conflitto-competizione è proprio il nostro ego a rifuggirlo, in quanto è programmato per separarsi da ciò che crea dolore prima ancora di valutarlo (falsi positivi). Dunque non cercheremo facilmente la cooperazione interiore (cessazione del conflitto) perché non sempre riusciamo a individuarla: prima di avere il tempo e lo spazio per farlo, l’istinto (reazione) ci spinge all’allontanamento. Ciò nonostante, il conflitto permane: questo significa quantomeno che c’è un’altra parte di noi che, invece, preme e continua a riproporci le stesse situazioni, a giocare lo stesso gioco. L’ego però ha la sensazione che, se non fugge, non sopravvive (selezione naturale del codice del cervello). Qui subentra il cambio di gioco. L’ego si comporta esattamente come il prigioniero, si sente prigioniero e camuffa questa sensazione come istinto di libertà. Un’altra parte continua a rimettere l’individuo nelle medesime situazioni, ma l’ego non riesce a percepirne appieno la responsabilità e, quando queste sensazioni si sfiorano, reagisce con tempeste di segnali che si traducono perlopiù in emozioni e scompensi fisici. Seppure la libertà individuale di scegliere se cambiare o meno il proprio campo di gioco resta imprescindibile, all’ego questa sembra compromettersi irrimediabilmente se soltanto cessa il conflitto.
*** Nelle competizioni “sane” (sport, difesa, altre situazioni ove è realisticamente opportuno competere più che cooperare in quanto interessano la nostra sopravvivenza o valori importanti) c’è coscienza. Nelle competizioni interiori, con se stessi, c’è incoscienza. Essere consci non è una condizione imprescindibile per competere, mentre lo è per cooperare.
**** Dimostrato in più campi, dalla biologia evoluzionistica alla teoria dei giochi reiterata e simulata. Pertanto, se ne ricava che la strategia competitiva è assolutamente inadatta nel campo delle relazioni interpersonali (ripetizione dei game, cioè dei contatti di relazione) e completamente folle con se stessi.
***** Nella competizione si spreca, come minimo, tutta l’energia utilizzata dalla parte perdente; nella competizione le due energie sono entrambe utilizzate appieno.