il colore nell'Osho Inipi Circle

di Anna V.Z.

 

Credo che il forte impatto che mi portò a seguire tutti i gruppi in ogni pausa della scuola e in seguito a trasferirmi in una Comune fu la speranza, ma non nel significato che si dà usualmente a questo termine: “sperare in un futuro migliore”, “sperare che un giorno le cose cambieranno”; era ed è la speranza di vivere oggi e ogni giorno in un modo nuovo, contattando se stessi in profondità ma con meno paure perché sorretti e supportati dal cerchio, dagli amici, dagli altri. Una frase che mi rimase impressa, perché vissuta in seguito in prima persona, fu “la guarigione di uno, è la guarigione di tutti”, in un cerchio come nell’universo tutti siamo in interrelazione. (...) non un concetto astratto ma esperienza; come in un’immensa ragnatela che ti collega al tutto, ricevi e dai supporto e amore, rimandandoti la responsabilità di ciò che crei. In questo clima d’immersione in se stessi, e connessione e supporto degli altri, cominciai ad affrontare le paure e condizionamenti che mi separavano da quello che mi faceva e mi fa stare bene. Nel superare le prime paure m’inondò una nuova percezione della realtà, nei suoi profumi e colori, come li vivessi e vedessi per la prima volta. (continua)

 

 

OIC: le tesi